Parkinson e Demenza: la ricerca continua - VENEZIA 09/11/2018

È ormai evidente, nella malattia di Parkinson, l’importanza dei sintomi non motori (vegetativi, psichiatrici, cognitivi) soprattutto in relazione alla qualità di vita ed alla sopravvivenza dei pazienti parkinsoniani. I disturbi cognitivi nei pazienti parkinsoniani si estendono da alterazioni di singole funzioni (memoria, funzioni visuo-spaziali, capacità di programmazione) a quadri molto più rilevanti con un coinvolgimento cognitivo multidominio che indentifica un vero e proprio quadro di demenza (PDD).

Tra i fattori di rischio allo sviluppo della PDD sono l’età del paziente e la gravità della sintomatologia motoria. Altri fattori di rischio allo studio sono la coesistenza di allucinazioni, il preesistente riscontro di alterazioni lievi delle funzioni cognitive, le alterazioni del sonno REM, la terapia farmacologica pregressa.

Negli ultimi anni sono stati anche ipotizzati ipotesi patogenetiche diverse, che coinvolgono soprattutto meccanismi non dopaminergici, come l'alterazione del sistema colinergico.

Scopo del Convegno è quello di fornire le basi e gli strumenti operativi necessari ad una corretta esecuzione ed interpretazione della PDD.

Il programma comprende vari aspetti della patogenesi, della clinica, della diagnostica strumentale e della terapia dei disturbi cognitivi nelle malattie extrapiramidali.

Sono previsti i contributi di esperti operatori del settore e di video-sessioni dedicate che riproporranno gli aspetti salienti di vari quadri semeiologici riguardanti la PDD.

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